Che la sfida abbia inizio !


Che la sfida abbia inizio !
Che la sfida abbia inizio !

di Alessio Papi

Ce lo aspettavamo ma anche no.

Comunque alla fine ha prevalso il buonsenso.

Francesco Storace è il candidato del Centro-Destra a Presidente della Regione Lazio.

Certo qualcuno ha masticato amaro, o meglio continua a masticare amaro.

Una trottola di smentite e conferme, passi avanti e marce indietro, un valzer pietoso di primedonne,  saltimbanchi, e lacchè dell’ultima ora.

Il motivo non si comprende, sembra un po’ la vecchia barzelletta del marito che per far dispetto alla moglie si evira.

Una forma strana di narcisismo estremo, quasi patologico, infantile, talmente spinto da sfociare nell’autolesionismo.

Interessi di bottega ? o una “velata” minaccia con l’intento di alzare la posta ?

Generalmente chi ha i numeri e la sostanza non minaccia ne arriccia il naso se per Natale non gli regalano il cadeaux desiderato, apre il pacco e quando vede il contenuto fa anche finta di averlo gradito.

Certo il mio giudizio è fortemente di parte, ma io non ho mai millantato imparzialità.

Ricordo però con fastidio un compagno di giochi all’oratorio.

Portava sempre il pallone e quando la sua squadra perdeva diceva sempre “se non mi fate vincere buco il pallone tanto è mio”.

Mi ricorda terribilmente qualcuno ….

La scelta è fatta… si corra rapidamente verso il gelataio per accontentare i bimbi.

Che la sfida abbia inizio !!!

Cinque Stelle ? L’antipolitica fatta da politicanti.


Stesse Radici

di Alessio Papi.

 

Potrebbe sembrare un paradosso, ed apparentemente lo è .

Pensare che chi cavalca l’onda dell’antipolitica sia un prodotto esso stesso di questi politicanti mette i brividi.

Che Beppe Grillo sia il l’insultatore urlante di un movimento nel quale non esiste democrazia, questo lo sanno anche i muri, ma cosa è il movimento cinque stelle, ma soprattutto chi c’è nel movimento cinque stelle questo è ignoto ai più.

Perché affermare che è un   “prodotto dei politicanti” ?

Chi c’era alle manifestazioni del movimento del Grillo nazionale già lo avevo scritto in pezzo di qualche tempo fa , ma chi sono i candidati?.

Nelle amministrazioni locali il movimento ha candidato persone della più vasta estrazione politica, persone comuni “spinte dal basso” (così vogliono sentirsi dire) , ma che in qualche modo avevano già avuto esperienze fallimentari (non per forza elettive) nei partiti tradizionali , che per incapacità o improponibilità li avevano messi all’angolo.

Ecco il “grande bluff” del Movimento 5 Stelle.

Candidare dei frustrati che sperano di beccare il “treno giusto” facendoli eleggere dall’elettorato “non convenzionale” (ovvero quello che ha abbandonato i movimenti classici), fatto di incazzati, disillusi, anarco – scontenti, qualunquisti, e perenni infelici.

Certo, i partiti tradizionali ci mettono del “loro” per far votare i grillini, ma certamente la cura non è migliore del male.

Lo dimostra il fatto che in nessuna amministrazione “grillina” si è riuscita a creare la minima forma di governo.

I “nostri” grandi leader di partito Bersani per primo, si interroghino su questo, magari andando a spulciare le liste dei candidati proprio nella “sua” Emilia.

Potrebbe rimanerne molto sorpreso…

Meglio Fassista che Zombie.


Fassista
Tutti Fassisti ?

di Alessio Papi.

 

Un vecchio adagio recita “chi la fa l’aspetti” ma Bersani sembra ignorare le basi della cultura popolare.

Ha dato del “Fassista” (ammesso che sia un’offesa), a Beppe Grillo per i toni accesi usati contro di lui.

Due pesi e due misure, in un doppiopesismo tipicamente sinistro.

Bersani si dimentica quando i comici e i giornalai suoi accoliti apostrofavano Silvio Berlusconi (per altro Presidente del Consiglio), con nomignoli come “trombolo”, “psiconano”, “priapo” e chi più ne ha più ne metta.

Fassista semmai sarà il segretario del Pd che nonostante tutto impedisce qualsiasi confronto democratico all’interno del partito pur di mantenere la poltrona.

Dovrebbero essere gli elettori di sinistra ad insultare il loro segretario, facendosi magari spiegare perché il Pd continua a mantenere in vita un governo di banchieri e presunti massoni.

L’insulto vale solo quando è politicamente allineato, se viene da sinistra è “una colorita espressione di disapprovazione”, se lo fanno altri si è “fassisti”.

Se il web è di sinistra è “la massima espressione della democrazia orizzontale e dell’informazione libera”, se svela le schizzofrenie della sinistra è un pericoloso strumento di “propaganda fassista”.

Una doppiezza inquietante di togliattiana memoria…..

Loro sono sempre nel giusto… gli altri sbagliano.

Un “fassista” è vivo ha delle idee, le porta avanti, combatte, uno zombie è un “non morto” non ha emozioni, non ha idee, si muove senza un perché, semplicemente per saziare i suoi istinti primordiali, cessa di muoversi  quando viene decapitato.

Una metafora della sinistra ….

Meglio “fassista” che zombie.